Solo la convivenza stabile fa venir meno il diritto all’assegno di mantenimento
Corte di Cassazione sentenza n. 18959/2013 del 8 agosto 2013
La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 18959/2013, pronunciata l’ 8 agosto, ha stabilito che la convivenza more uxorio fa venir meno il diritto all’assegno divorzile solo se sia stabile e duratura, e dunque dia luogo a una vera e propria famiglia di fatto, eventualmente accompagnata dalla nascita di figli.
Gli “Ermelini” ribadiscono, dunque, un principio di diritto pacifico nella giurisprudenza, e cioè che la convivenza di fatto giustifica la revisione o addirittura il venir meno dell’assegno di mantenimento, solo qualora abbia carattere di continuità tale da far presumere che il beneficiario dell’assegno tragga da tale convivenza vantaggi economici (Cassazione 2709/2009), o almeno apprezzabili risparmi di spesa (Cassazione 24056/2006).
Nel caso deciso dalla Cassazione, il ricorrente ha sostenuto, in particolare, che l’ex-moglie conviveva con un uomo, dal quale aveva avuto una figlia, e ha contestato, comunque, la quantificazione dell’assegno.
Ma la Corte suprema conferma la motivazione dei giudici d’appello, secondo i quali si era raggiunta la prova non di una stabile convivenza, ma solo di una relazione affettiva, pur accompagnata dalla nascita di una bambina.
Così come dà atto che l’ex-moglie aveva lavorato in modo del tutto occasionale e saltuario e quindi le sue entrate non avevano avuto il carattere della stabilità, e aggiunge che comunque la donna non aveva la concreta possibilità di procurarsi da sola i mezzi che le consentissero “il più agiato tenore di vita che la florida posizione economica del marito le permetteva”.