Va risarcita la perdita delle cure domestiche anche se la casalinga aveva la colf
Corte di cassazione – Sezione III civile – Sentenza 13 dicembre 2013 n. 22909
La Cassazione, ha riconosciuto, ai tre figli, al marito e all’anziana madre di una casalinga uccisa da una autovettura, mentre si recava dalla vicina con un taeglia da forno e i pacchi della spesa, un risarcimento aggiuntivo, a carico dell’assicurazione dell’automobilista, per la perdita delle cure familiari.
Per il Giuidice di Legittimità, con la sentenza 22909/2012, infatti “in caso di morte di una casalinga i congiunti conviventi hanno diritto al risarcimento del danno subito per la perdita delle prestazioni attinenti alla cura e assistenza dalla stessa fornita”; attività che, sia pure non produttive di reddito, ammette la Corte, sono comunque economicamente valutabili facendo riferimento al triplo della pensione sociale o ponendo riguardo al reddito di una collaboratrice familiare”
Elemento interessante, affrontato dalla Pronuncia, riguarda il fatto, che il risarimento deve essere previsto anche se la vittima aveva la Colf o altri “aiuti domestici”, di fatti Infatti, “I suoi compiti – precisa la sentenza – risultano di maggiore ampiezza, intensità e responsabilità rispetto a quelli espletati da un prestatore d’opera dipendente”.