Come organizzarsi per accedere al Mercato Comune Europeo. A cura Avv. Maurizia Venezia

Come organizzarsi per accedere al Mercato Comune Europeo. A cura Avv. Maurizia Venezia

bandiera europaCome organizzarsi per accedere al Mercato Comune Europeo. A cura Avv. Maurizia Venezia

Abbiamo verificato una serie di strumenti giuridici che nel lungo periodo potrebbero consentire alle nostre imprese di intraprendere l’opera di internazionalizzazione indispensabile per la stessa sopravvivenza del sistema Italia. E’ evidente, però, che tali sovrastrutture necessitano di una programmazione a lungo termine (7-10 anni) e costi per investimenti pluriennali con un ritorno commerciale e finanziario solo ipotizzabile e comunque frutto esclusivamente di proiezioni, in quanto tali fallaci e non rispondenti alle realtà economiche succedutesi dal momento della ideazione a quelle della raccolta dei frutti. Inoltre, poche aziende nella fase iniziale, temendo di fare un salto nel buio e non avendo una organizzazione tale da poter sostenere i necessari investimenti, sono fermamente convinte della propria capacità di penetrazione in altri mercati.

Allora, quali alternative restano alle piccole-medie imprese per tentare di beneficiare dell’Unione europea e del mercato unico? Una soluzione economicamente sostenibile e strategicamente premiante sarebbe:

a)      effettuare una valutazione preliminare esterna circa aspettative e potenzialità della propria azienda;

b)      focalizzare i fattori che condizionano il successo della propria realtà imprenditoriale, soprattutto nel lungo periodo, ovvero:  il sistema gestionale, la minimizzazione ed il controllo dei costi, la gestione del rischio, la conformità alle leggi e alle norme, la padronanza dei processi, la capacità di migliorare ed innovare costantemente. Obiettivo: un sistema di gestione integrato che disponga degli strumenti e dei prodotti adeguati per ottimizzare i singoli settori di un’impresa o la sua organizzazione complessiva, contemplando molteplici soluzioni, sia specifiche per i vari settori, che multisettoriali;

c)      partecipare, a costi estremamente ridotti, alle opportunità commerciali immediate offerte dai bandi in ambito comunitario per la fornitura di beni e servizi;

d)      inserirsi in attività di lobby settoriale o territoriale – unitamente ad aziende cointeressate – anche se non legate le une alle altre da alcun rapporto diretto,

e)      verificare le opportunità di delocalizzazione in ambito europeo.

Nel solco di tali esigenze diventa nevralgica l’attività di consulenza di società specializzate nell’affiancare le migliori aziende ad organizzarsi per competere nel contesto economico europeo attraverso servizi su misura, dall’informazione all’assistenza, improntati alla migliore collaborazione con i propri Clienti. Mi riferisco in particolare a figure professionali operanti a favore delle imprese del territorio europeo, attraverso politiche di sviluppo e di alleanza, con network internazionale di esperti nei diversi Stati membri UE, la cui filosofia si basa sulla trasparenza del rapporto con la clientela, la completezza e tempestività della relazione informativa e la specifica competenza nell’esecuzione dei servizi di assistenza e consulenza. Ciò significa, prestare ascolto alle esigenze dei clienti e creare soluzioni su misura, in grado di soddisfare le loro necessità di ingresso in mercati più ampi, sfruttando appieno le molteplici opportunità offerte all’interno del mercato comune. Il motto è dunque: interpretare, ideare e suggerire le migliori soluzioni operative, ottenendo benefici a lungo termine sia per le piccole e medie imprese, che per le corporation.

Avv. Maurizia Venezia

Previous La notifica al solo portinaio non basta. A cura dell'Avv. Matteo Sances
Next Non punibile chi compra sostanze dopanti per uso personale

You might also like