Occhio a quello che dite a denti stretti…potrebbe costarvi cara
Corte di Cassazione sentenza n. 8558/2012
Per la Corte di Cassazione con la sentenza n. 8558/2012, si configura il reato di ingiuria anche se l’ insulto è stato espresso esclusivamente attraverso i movimenti delle labbra; nel respingere il ricorso dell’imputata, condannata sia nel primo che nel secondo grado al pagamento di 200 euro di multa ed al risarcimento dei danni e delle spese dal giudice di pace di Gallipoli, per aver proferito alla vicina gli epiteti quali “faccia di troia, faccia di puttana”.
In conclusione, per i giudici risulta accertato che l’imputata
“ha compiuto movimenti labiali, espressivi di una delle parole usualmente utilizzate, per esporre in maniera volgare e diretta, nei confronti di destinatario di sesso femminile, un giudizio negativo sulla eticità di un suo comportamento o del suo stile di vita”.