I punti essenziali della nuova manovra correttiva del governo

governoDurante l’incontro di ieri i leader della maggioranza hanno deciso , di comune accordo, le modalità di  intervento per la modifica del famoso Decreto di ferragosto , decidendo interventi, che di fatto stravolgono il corpo dell’originario testo, dandone vita ad uno nuovo.

Vediamo, sommariamente quali saranno gli emendamenti, che andranno in discussione in Parlmente da lunedì prossimo:

 

Il contributo di solidarietà

 

Dal testo originale della manovra è stato cancellato il cosiddetto “contribuato di solidarietà”, (per i lavoratori del settore privato e per i lavoratori autonomi)  il prelievo, una tantum,  sui redditi superiori a 90.000 euro.

E’ previsto che sarà solamente, a carico, dei parlamentari, e la Lega ha promesso un emendamento per far sì che lo paghino, raddoppiato, anche gli “sportivi professionisti”. Continuano a pagare il prelievo straordinario, da 1.01.2012,  i dipendenti pubblici e pensionati con redditi oltre i 90.000 euro, in base a quanto stabilito dalla manovra del 2010.

 

 

Abolizione delle province sotto i 300.000 abitanti

 

Stralciata, del tutto, la disposizione che prevedeva l’ abolizione totale delle province; la loro cancellazione biene  rimandata a una legge costituzionale, insieme al dimezzamento del numero dei parlamentari.

 

Accorpamento dei comuni con meno di 1.000 abitanti

 

“sostituito con un nuovo testo che preveda l’obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dal 2013, nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri”.

L’obiettivo, quindi è accorpare i servizi essenziali e non più e non i comuni.

 

Tagli agli enti locali

 

Ridotti da 9,2 miliardi a 6,2 miliardi. Uno di questi miliardi dovrebbe arrivare dai maggiori introiti della cosiddetta “Robin Hood Tax”, quella sulle società energetiche. Gli altri due dalla lotta all’evasione fiscale.

 

Le pensioni

Nel caso delle pensioni di anzianità, gli anni degli studi universitari o del servizio militare riscattati non saranno più conteggiabili ai fini del raggiungimento degli anni di contributi necessari ad andare in pensione, i contributi versati non spariscono e verranno conteggiati nello stabilire, solamente, l’ammontare dell’assegno mensile, ma i lavoratori dovranno raggiungere i 40 anni di anzianità senza contare gli anni degli studi universitari o del servizio militare riscattati. Sono esclusi i lavoratori che hanno svolto attività usuranti.

Le cooperative

 

L’altra novità sulla manovra è la cancellazione o la riduzione – ancora non è chiaro – delle agevolazioni fiscali per le cooperative. Le cooperative a mutualità prevalente godono sono esenti dall’IRES, l’imposta sul reddito d’imrepsa, sul 70 per cento degli utili; quelle a mutualità non prevalente sono esenti dall’IRES fino al 30 per cento degli utili.

 

Evasione fiscale

 

È saltata la cosiddetta “patrimoniale sugli evasori”, proposta dalla Lega, sostituita da una stretta sulle “società di comodo”, quelle società create ad hoc allo scopo di intestare case e beni di lusso ed eludere il fisco.

 

Cosa resta, della vecchia manovra

 

Lo slittamento delle tredicesime per gli uffici pubblici che non raggiungono gli obiettivi di risparmio. Il rinvio di due anni della liquidazione per chi anticipa il pensionamento. I tagli ai ministeri. L’inefficacia delle promozioni sul calcolo del TFR se maturate da meno di tre anni. I

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