Dalla Cassazione “due pesi e due misure” per gli insulti ai politici – Sì al “parassita…No al Gaglioffo” – Corte di Cassazione Penale

Dalla Cassazione “due pesi e due misure” per gli insulti ai politici – Sì al “parassita…No al Gaglioffo” – Corte di Cassazione Penale

Litigio_e_ressa_politici

Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 7 ottobre-28 dicembre 2011 n.48553

Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 7 ottobre-28 dicembre 2011 n.28813

Cari utenti, prima di insultare un politico bisogna, scegliere l’epiteto giusto.

Non è una battuta ma è quanto emege da 2 sentenze depositate recentemente dalla Corte di Cassazione  in cui fornisce pareri diversi per gli “aggettivi”, riferiti a politici,   quali “parassita” (la 48553/2011) e  “gaglioffo” (la 28813/2011).

Con la prima un giornalista ha evitato la condanna grazie alla prescrizione, ma gli Ermellini hanno spiegato che la sanzione poteva essere comunque evitata se il ricorrente avesse fornito una valida  motivazione all’insulto.

Non ci sono possbilità di salvezza dalla sanzione disciplinare ratificata dalle sezioni unite il giudice, nel caso in cui, all’apice  dello scontro toghe-politici, si appellavano quali gaglioffi,  Silvio Berlusconi e Angelino Alfano.

Il termine “gaglioffo” ( sinonimo di briccone, ribaldo, persona goffa, inetto,buono a nulla), spiegano i giudici, è stato giudicato correttamente offensivo dal CSM, a maggior ragione se inseriti in un contesto di serrata critica.

Il Giudice di Legittimità è stato decisamente più magnanimo sul termine “parassita” sostenendo che la possibilità di utilizzarlo è legata all’esistenza di una concreta motivazione che regga o alla “prova folclore giornalistico” o alla prova dei fatti.

Previous Un bambina non può chimarsi Andrea - Tribunale di Mantova
Next se il cane uccide, il padrone è colpevole di omicidio colposo - Corte di Cassazione Penale

You might also like