Dopo cinque anni ingresso libero per l’immigrato irregolare espulso
Corte di Cassazione sentenza n. 12220/2012
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 12220/2012, nel richiamare la direttiva comunitaria in materia di immigrazione, la n. 115/2008, che dal 25 dicembre 2010 ha acquistato efficacia diretta nell’ordinamento interno per via della scadenza del termine di adeguamento da parte dello Stato italiano, ha accolto il ricorso di un cittadino della repubblica dominicana, condannato per il reato previsto dall’articolo 13, comma 13, del Dlgs 286/1998, ordinandone subito la scarcerazione e cassando senza rinvio la sentenza di condanna “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”.
Quindi la durata del divieto di ingresso per i clandestini non può eccedere i cinque anni.
La sentenza richiama la decisione della Corta di giustizia del 28 aprile 2011, caso El Didri, dove venne accertata “l’incompatibilità del diritto interno italiano in materia di immigrazione” con le regole europee. La norma italiana, infatti, ponendo il divieto di reingresso per dieci anni si pone “in insanabile contrasto con la vincolante direttiva europea”.
Nel caso de quo, specifico lo straniero espulso nel luglio del 2004 era stato fermato a Napoli nel marzo del 2011.