Risarcimento infortunio sul lavoro ai conviventi non parenti – Corte di Cassazione Penale
Corte di Cassazione, Quarta Sezione Penale, sentenza n. 43434
La Corte di Cassazione, Quarta sezione penale, con la sentenza n. 43434 ha accordato il risarcimento danni anche al benefattore, che non sia un familiare o un parente stretto, del lavoratore vittima di incidente sul lavoro.
La Suprema Corte, confermando la condanna per omicidio colposo, del responsabile di cantiere e dell’amministratore unico della società datrice di lavoro, ha ribadisto l’assunto per il quale
“la risarcibiltà del danno subito da persona convivente, è legata alla provata turbativa dell’equilibrio affettivo e patrimoniale insaturato mediante una comunanza di vita e di affetti, con vicendevole assistenza materiale e morale”
Nel caso in ogetto, il lavoratore extracomunitario, era precipitato per otto metri, riportando lesioni mortali.
I Giudice di Piazza Cavour, oltre a riconoscere i danni ai parenti stretti, hanno ratificato la legittimita’ del risarcimento danni alla famiglia che aveva accolto l’immigrato con l’aspettativa che in futuro li avrebbe ricambiati per i benefici ricevuti.