Risarcimento danni da perdita di un familiare…le tabella vanno personalizzate – Cassazione Civile sentenza n. 10107 del 9 maggio 2011

TRIBUNALECorte di Cassazione Sentenza n. 10107 del 9 maggio 2011

La  Suprema Corte, nella sentenza in oggetto, ha affrontato nuovamente il delicato problema
della quantificazione del danno non patrimoniale da pardita parentale e del suo
 risarcimento, affermando con forza  il seguente principio di diritto “il danno da perdita del
rapporto parentale conseguente alla morte di un prossimo congiunto deve essere i
ntegralmente risarcito mediante l’applicazione di criteri di valutazione equitativa,
rimessi alla prudente discrezionalità del giudice di merito. Tali criteri devono tener
conto dell’irreparabilità della perdita della comunione di vita e di affetti e della integrità
della famiglia. La relativa quantificazione va operata considerando tutti gli elementi della
fattispecie e, in caso di ricorso a valori tabellari, che vanno in ogni caso esplicitati,
effettuandone la necessaria personalizzazione”

 

Nel caso concreto una donna, dopo venti lunghi giorni di ricovero in ospedale, perdeva la vita a causa di un incidente stradale

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