Rating di legalità: un interessante strumento per facilitare l’accesso al credito delle nostre imprese a cura dell’Avv Maurizia Venezia

Rating di legalità: un interessante strumento per facilitare l’accesso al credito delle nostre imprese a cura dell’Avv Maurizia Venezia

Rating di legalità: un interessante strumento per facilitare l’accesso al credito delle nostre imprese

     Avv. Maurizia Venezia*

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E’ di recente pubblicazione il decreto ministeriale che disciplina le modalità in base alle quali si tiene conto del rating di legalità attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di accesso al credito bancario.

Cos’è il rating di legalità?

E’ un nuovo strumento disciplinato con  delibera AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – 14 novembre 2012, n. 24075, ha

 durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. E’ attribuito dall’AGCM su istanza delle imprese interessate ed è volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un “riconoscimento” –  misurato in “stellette” –  indicativo del  rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.

Come funziona?

Si fonda sull’attribuzione di un segno + al ricorrere di condizioni tipizzate dalla normativa ed al conseguimento di una * fino ad un massimo di tre *, che rappresentano il massimo grado di eticità e reputazione aziendale.

A cosa serve?

Le pubbliche amministrazioni, in sede di concessione di finanziamenti, e le banche che, in sede di accesso al credito bancario, devono tener conto rating di legalità delle imprese  secondo le modalità previste dal decreto interministeriale. 

In breve, le pubbliche amministrazioni, in sede di predisposizione dei provvedimenti di concessione di finanziamenti alle imprese, tengono conto del rating di legalità ad esse attribuito, secondo le modalità stabilite nel decreto medesimo,  prevedendo almeno uno dei seguenti sistemi di premialità per le imprese in possesso del rating:

 a) preferenza in graduatoria; b) attribuzione di punteggio aggiuntivo; c) riserva di quota delle risorse finanziarie allocate.

 Il sistema o i sistemi di premialità sono prescelti in considerazione della natura, dell’entità e della finalità del finanziamento, nonché dei destinatari e della procedura prevista per l’erogazione e possono essere graduati in ragione del punteggio conseguito in sede di attribuzione del rating.

 Le banche tengono conto della presenza del rating di legalità attribuito alla impresa nel processo di istruttoria ai fini di una riduzione dei tempi e dei costi per la concessione di finanziamenti.

Inoltre, le banche considerano il rating di legalità tra le variabili utilizzate per la valutazione di accesso al credito dell’impresa e ne tengono conto nella determinazione delle condizioni economiche di erogazione, ove ne riscontrino la rilevanza rispetto all’andamento del rapporto creditizio.

A chi è diretto?

Potranno richiedere l’attribuzione del rating le imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta e che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.

*DViuris Law Firm – UBE e GEIE Euurolawyers- www.dviuris.com -info@dviure.com

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