Può essere condannato per omicidio colposo il medico sportivo che autorizza la pratica sportiva agonistica all’atleta che soffre di l’aritmia – Cassazione Penale sentenza n. 32154/2011
Cassazione penale sentenza n. 32154/2011
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 32154/2011 ha condannato per omicidio colposo un medico sportivo che aveva rilasciato un certificato di idoneità a giocare a calcio, a livello agonistico, senza porre in essere i necessari approfondimenti medici del caso.
Nel caso in oggetto, uno specilista in medicina sportiva, aveva certificato l’idoneità di un quattordicenne a praticare l’attività sportiva a livello agonistico, nonostante chiari segnali che avrebbero dovuto sollecitare il medico a porre in essere esami clinici più specifici di quelli effettuati; per gli ermellini, era palese la negligenza del medico, che non aveva preso in seria considerazione tanto l’informativa della madre del ragazzo, che gli aveva comuncato una aritmia parossistica, poi regredita, del figlio, quanto il referto del cardiologo che evidenziava, nonostante la normalità del tracciato elettrocardiografico, la presenza di una deviazione assiale a sinistra.
Per i Giudici di Piazza Cavour, la malattia, cui era affetto il minore, così grave da portare, come poi purtroppo ha portato, al decesso dello stesso, era facilmente riscontrabile con un miglior approfondimento strumentale sull’effettivo stato di salute del cuore del piccolo atleta;
per tali motivi, nel respingere in toto la tesi difensiva dell’imputato, la Suprema Corte, nel confermare quanto espresso nei due precedenti giudizi di merito, condannava il medico per omicidio colposo.