Per la Cassazione in caso di licenziamenti collettivi è lecito scegliere i dipendenti più prossimi alla pensione Corte di cassazione – Sezione Lavoro – Sentenza 26 aprile 2011 n. 9348
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 9348/2011, nel’accogliere il ricorso presentato da Poste Italiane Spa nei riguardi di un dipendente scelto tra coloro da collocare in quiescienza per la sua prossimità alla pensione, ha riconosciuto la legittimità dell’ accordo tra sindacati e azienda, che ha intenzione a operare una riduzione di personale, di mettere in mobilità solo i lavoratori più vicini alla pensione, ribadendo come tale criterio risulti essere conforme al principio di non discriminazione e ai criteri di equità e razionalità.
Per la Corte di Cassazione una volta accertato che ricorre la necessità di licenziare parte dei lavoratori, la scelta, di comune accordo con i sindacati, di individuare i dipendenti da licenziare tra coloro in prossimità della pensione, salvaguardando coloro che invece sarebbero passati dal lavoro alla disoccupazione rimanendo privi di reddito, “è una scelta di cui è difficile negare la ragionevolezza”