MEDIAZIONE – Le motivazioni della Consulta – Il testo integrale della Sentenza

MEDIAZIONE – Le motivazioni della Consulta – Il testo integrale della Sentenza

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“Il carattere dell’obbligatorietà per la mediazione non trova alcun ancoraggio nella legge delega”. È quanto si legge nella sentenza della Corte Costituzionale n. 272 depositata oggi, con sui la Consulta ha dichiarato illegittima, per eccesso di delega, la norma sulla media-conciliazione nelle controversie civili e commerciali, nella parte in cui prevede il carattere obbligatorio della mediazione.

La censura della Consulta è limitata all’obbligatorietà della mediazione e all’eccesso di delega.
La “legge delega, tra i principi e criteri direttivi di cui all’art. 60, comma 3 – dichiara infatti la sentenza – non esplicita in alcun modo la previsione del carattere obbligatorio della mediazione finalizzata alla conciliazione”. 
 

In aggiuna, rileva la Corte, se “la finalità ispiratrice” della mediazione è quella di “individuare misure alternative per la definizione delle controversie civili e commerciali, anche al fine di ridurre il contenzioso gravante sui giudici professionali”, “il carattere obbligatorio della mediazione non è intrinseco alla sua ratio, come agevolmente si desume dalla previsione di altri moduli procedimentali (facoltativi o disposti su invito del giudice), del pari ritenuti idonei a perseguire effetti deflattivi e quindi volti a semplificare e migliorare l’accesso alla giustizia”.

Il testo della delega richiamava anche al rispetto e alla coerenza con la normativa europea in materia di conciliazione. Per questo la sentenza della Consulta compie una ricognizione delle norme Ue, concludendo però “dai richiamati atti dell’Unione europea non si desume alcuna esplicita o implicita opzione a favore del carattere obbligatorio dell’istituto della mediazione”. “Ne deriva che l’opzione a favore del modello di mediazione obbligatoria, operata dalla normativa censurata – sottolinea la Consulta – non può trovare fondamento nella citata disciplina”.

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