La vendita in internet di Cannabis, non costituisce reato – Tribunale di Rovereto
Tribunale di Rovereto – Sentenza 22 maggio-2 luglio 2012 n. 158
Il Tribunale di Rovereto, con la sentenza n. 158 del 22maggio-21 luglio 2012, ha stabilito che la vendita on line di semi di cannabis, pur in presenza anche di altri prodotti utili all’eventuale coltivazione, non configura la violazione della normativa in materia di stupefacenti.
Nel caso de quo, il giudicante ha assolto un commerciante (e webmaster) che operava attraverso una pluralità di siti internet, ciascuno dei quali tra loro indipendenti e autonomi, ponendo in vendita differenti prodotti che l’accusa, invece, riteneva tutti funzionali all’uso di sostanze stupefacenti; da tale supposizione di strumentalità dei singoli beni commercializzati (lampade, fertilizzanti, semi etc.), in aggiunta alla presenza di indicazioni concernenti le risultanze ottenibili teoricamente, si facevano derivare le accuse nei confronti dell’imputato.
Il Giudicante, rifacendosi alla decisione del 17 Gennaio 2012, n. 63 IV sezione della Cassazione, ha classificato tutte le informazioni contenute nei blog e nei siti come neutre, cioè prive del carattere di esaltazione delle qualità droganti dei prodotti ricavabile, ideoneo a costituire forma di istigazione;
per tale motivo, con la sentnza in oggetto, Il Tribunale di Rovereto, ha ritenuto che l’attività svolta dal webmaster, cioè la messa in vendita di semi di cannabis, con tutti consigli utili per la vita delle piante non configura alcuna tiplogia di reato, affermando che “Non c’è insomma – secondo il giudicie – la propalazione e l’esaltazione, neppure subliminale, della droga, ricavabile dalla coltivazione dei semi oppure l’esaltazione delle sue qualità al fine di indurre all’uso il destinatario del messaggio”.