Parlare male dell’ex coniuge può causare la perdita dell’affidamento
Parlare male della madre ai figli può costare il ribaltamento della sentenza di separazione, lo ha sperimentato un padre siciliano, che dopo aver avuto l’affidamento dei bambini, l’assegnazione della casa coniugale e il pagamento dell’assegno da parte della ex (la quale aveva anche subito un provvedimento che ne limitava gli incontri con i figli), ha perso su tutti fronti, ed ora deve anche pagare il mantenimento, alla ex, a seguito della decisione della Corte di appello, confermata in Cassazione, sentenza 5847/2013, che sulla base della relazione del servizio psichiatria della Asl locale ha rovesciato le disposizione statuite dal giudice di primo grado.
La relazione medica, infatti, diagnosticava “una sindrome da alienazione parentale dei figli ed evidenziava il danno irreparabile da essi subito per la privazione del rapporto con la madre”. Non solo, a deporre contro il padre è stata anche “la reiterata condotta ostruzionistica al fine di ostacolare in ogni modo gli incontri dei figli con la madre” e ancora “un giudizio negativo circa la attitudini genitoriali”.