Il compenso dell’ Avvocato va parametrato sulla transazione e non sulla domanda giudiziale
Corte di cassazione – Sezione III civile – Sentenza 14 febbraio 2013 n. 3660
La Suprema Corte di Cassazione, ha stabilito con la sentenza n. 3660/2013 che la quantificazione degli onorari del legale, in una lite terminata, con un accordo transattivo, vanno calcolati, considerando il valore della causa alla luce della somma effettivamente corrisposta e non di quella richiesta all’origine.
Tale assunto è stato stabilito dal Giudice di Legittimità, rigettando il ricorso di un legale che, al contrario, sosteneva, per una causa di lavoro, doversi far riferimento a quanto richiesto al momento della domanda e non all’accordo successivamente intervenuto.
Per la gli “Ermellini” quindi “Nella determinazione degli onorari dell’avvocato in una lite conclusasi con transazione, poiché per la sussistenza delle reciproche concessioni ciascuna parte non è né vincitrice né perdente,
la determinazione del valore della causa va compiuta avendo riguardo alla somma effettivamente corrisposta, e non a quella originariamente richiesta, a nulla rilevando che il pagamento sia a carico del cliente o dell’avversario”.