DAL 17 APRILE 2014 SONO ENTRATE IN VIGORE A LIVELLO COMUNITARIO LE NUOVE DIRETTIVE SUGLI APPALTI PUBBLICI: AGLI STATI 24 MESI PER ATTUARLE Avv. Riccardo E. Di Vizio*

DAL 17 APRILE 2014 SONO ENTRATE IN VIGORE A LIVELLO COMUNITARIO LE NUOVE DIRETTIVE SUGLI APPALTI PUBBLICI: AGLI STATI 24 MESI PER ATTUARLE

Avv. Riccardo E. Di Vizio*

Varato un pacchetto di norme che punta alla modernizzazione degli appalti pubblici in Europa e che porterà benefici in molti settori relativi alla fornitura di beni, opere e servizi.

Ecco in sintesi la ratio della nuova disciplina: garantire   qualità e rapporto qualità-prezzo migliori quando le autorità pubbliche acquisteranno o affitteranno forniture, opere o servizi. Semplificare per le piccole e medie imprese la procedura di presentazione delle offerte. Introdurre regole più severe in materia di subappalto.

Per la prima volta, sono stabilite norme comuni UE in materia di contratti di concessione, per promuovere una concorrenza leale e garantire il miglior rapporto qualità-prezzo, introducendo nuovi criteri di aggiudicazione che pongono maggiormente l’accento su considerazioni ambientali, aspetti sociali e innovazione.

Ciò rappresenta un importante segnale in favore di un rafforzamento del mercato interno, creando un ambiente economico sano, dal quale tutti gli attori, compresi le autorità pubbliche, gli operatori economici e, in ultima analisi, i cittadini dell’UE, potranno trarre beneficio.

Nel testo delle Direttive come criterio di aggiudicazione dell’appalto non si parla più del “prezzo più basso”, bensì si fa riferimento all’ “offerta economicamente più vantaggiosa”, che sarà valutata tenendo conto di qualità, considerazioni ambientali, aspetti sociali o innovazione, pur tenendo conto del prezzo e dei costi del ciclo di vita dei prodotti o dei servizi.

Inoltre, nuovi “partenariati per l’innovazione ” consentiranno alle autorità pubbliche di indire bandi di gara per risolvere un problema specifico, senza pregiudicarne la soluzione, lasciando così spazio alle autorità pubbliche e all’offerente per trovare insieme soluzioni innovative.

Quanto alle procedura di gara, si sono fatti notevoli passi in avanti a favore delle imprese, grazie a un “documento unico europeo di gara” standard, basato sull’autocertificazione. Solo il vincitore dovrà fornire la documentazione originale. La Commissione stima che l’onere amministrativo per le imprese sarà ridotto di oltre l’80%. Inoltre, per facilitare l’accesso delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici, le nuove norme incoraggiano anche la suddivisione dei contratti in lotti, con possibilità di presentare l’offerta solo per uno o più lotti.

Infine, a garanzia del rispetto dei diritti dei lavoratori ed impedire il cd “dumping sociale” sono state previste regole più severe per il subappalto e per le ” offerte anormalmente basse”, ed i contraenti che non rispettano la normativa UE sul lavoro possono essere esclusi dalla presentazione di offerte.

*DViuris Law Firm – GEIE Eurolawyers  e UBE – www.dviure.com

 

 

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