Coltivare fino a due piantine di marijuana non è reato
La recente sentenza degli ermellini, la numero 5254, ha ribadito il curioso concetto della non punibilità, in determinati casi, di chi coltiva piante non autorizzate da cui sono estraibili sostanze stupefacenti.
Secondo l’orientamento della Suprema corte, difatti, qualora il giudice accerti la inoffensività delle sostanze stupefacenti estratte da piante coltivate, non vi sarebbero i requisiti della punibilità, in quanto non vi è concreto pericolo di diffusione di droga.
La Corte si è espressa sul ricorso presentato da due malcapitati, condannati dal Giudice di merito, che avevano coltivato due piantine di canapa indiana in un armadietto a mò di serra.