Cacciare il coniuge di casa è considerato reato – Corte di Cassazione

Cacciare il coniuge di casa è considerato reato – Corte di Cassazione

marito
Corte di Cassazione sentenza n. 40383/12

La Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n. 40383/2012, ha ritenuto che deve essere considerato  reato, cacciare il coniuge dalla casa familiare;  La quinta sezione penale della Cassazione ha confermato la condanna inflitta dalla Corte d’appello di Palermo a un cinquantenne, ritenuto responsabile di violenza privata, lesioni personali, danneggiamento e ingiuria ai danni della moglie.
Nel caso in particolare,  il reato di violenza privata era stato contestato all’uomo per aver mandato via da casa la moglie;  l’imputato si era difeso dicendo che, al momento del fatto, la consorte era tornata a vivere dai suoi genitori.

Fatto per cui la casa familiare era “in uso” soltanto a lui, pur non essendovi “provvedimenti di assegnazione” dell’abitazione stabiliti dal giudice.
La Suprema Corte, ha quindi, rigettato il ricorso dell’imputato sottolineando che “la donna, anche se temporaneamente trasferitasi presso i genitori, aveva il diritto di tornare, ne’ il marito poteva escluderla dalla casa coniugale”.

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