TANGO BOND la banca è responsabile se non sono stati rispettati i doveri di informazione ai piccoli risparmiatori

TANGO BOND la banca è responsabile se non sono stati rispettati i doveri di informazione ai piccoli risparmiatori

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Corte di Cassazione, Sentenza n. 6142/2012

Vanno rimborsati i risparmiatori che hanno investito in bond argentini quando già l’economia del Paese sudamericano era precipitata. Lo precisa la Corte di cassazione con la sentenza n. 6142 della Terza sezione civile depositata ieri.

 

La pronuncia della Corte di Casazione, nel confermare il verdetto della Corte d’appello di Genova con la quale un istituto di credito era stato condannato al risarcimento delle somme relative a due ordini di acquisto di altrettanti risparmiatori, disposti ad aprile e settembre 2001, per un totale investito di 169mila euro ha confermato che debbono essere rimborsati i piccoli risparmiatori che hanno investito sui “tango bond” quando economia del Paese sudamericano era già in pieno default. La condanna sanciva anche il pagamento degli interessi sulla somma a fare data dall’ordine di acquisto sino alla effettiva restituzione.

Per i giudici di appello era stata fondamentale la violazione del dovere di informazione a carico della banca, quest’ultima, difatti, aveva omesso di evidenziamettere la rischiosità dell’investimento.Era obbligo della banca achiarire che investimenti con quelle eccessive caratteristiche di rischio erano del tutto inadatti al loro profilo di investitori.

Era palese  la consapevolezza da parte di tutti gli operatori del settore del credito, e quindi in primo luogo delle banche, che il fallimento dell’Argentina era ormai imminente, dato che fin dal luglio del 1999 gli organi di informazione avevano reso noto che le principali agenzie internazionali di rating avevano segnalato grossi rischi legati all’andamento dei titoli del debito pubblico argentini e poi proceduto al declassamento degli stessi titoli.

Da ciò scaturisce l’inaffidabilità degli stessi titoli, “tanto che dal gennaio 2000 la quantità di bond argentini detenuti nel portafoglio dei fondi di investimento italiani era diminuita in maniera considerevole».

Per la Cassazione inoltre invece il giorno da cui iniziare a fare decorrere gli interessi è quello dell’ordine di investimento.

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